immigrazione: punti deboli

Immigrazione: punti deboli nell’accoglienza

L’immigrazione è stato sempre un fenomeno presente all’interno di ogni paese. Ciascun paese ha dei metodi per poter affrontare tale problema, che può presentare dei punti fori e/o dei punti deboli. Analizziamo insieme la situazione: Immigrazione – punti deboli nell’accoglienza

I centri straordinari sarebbero fatti apposta per l’accoglienza dei migranti, riservati alle situazione d’emergenza. Nonostante i centri straordinari, i dati dicono che alla fine del 2022, i CAS (centri straordinari) ospitavano 100 mila migranti circa, dimostrando ampiamente che non bastano come misure per contrastare il flusso migratorio. Nonostante non fossero a sufficienza per far fronte ai flussi migratori, il numero dei CAS si sono ridotti, il numero dei posti nella rete “SAI” gestita dai Comuni, non è comunque aumentato.  «Una gestione disordinata e da razionalizzare» : questa la conclusione presentata a Roma, dal centro di ricerche Idos.

Situazione migrazione in Europa

Il rapporto del quale abbiamo appena parlato, non è altro che uno strumento per poter fare il punto delle situazione, e avere numeri precisi , per quanto riguarda il fenomeno dell’immigrazione. Dati alla mano facendo il paragone tra i vari anni , si può evidenziare benissimo un dato importante:

PERIODO RIFERIMENTONUMERO SBARCHI
202167.000
2022105.000
tra gennaio e agosto 2023115.000

Col passare del tempo i flussi immigratori aumentano. Nel 2022 si sono registrati 331.000 ingressi irregolari e 3 milioni di permessi di soggiorno rilasciati dagli stati membri della CE.

Domande di asilo nel 2022 all’interno della UE

Nel 2022 si sono registrate un milione di domande di richiesta di asilo all’interno della UE. Se fosse implementato un sistema di asilo efficiente , si potrebbe risparmiare 18,5 miliardi euro l’anno, e l’inserimento dei rifugiati e dei richiedenti asilo , porterebbe un aumento di 15,3 miliardi euro annui. All’interno della Ue, le domande di asilo sono aumentate del 52,7 % rispetto al 2021, insieme ai circa 40 mila minori non accompagnati, rappresentano altri due dati molto importanti. Quasi 315 mila domande esaminate hanno ricevuto l’OK , mentre le decisioni definitive sono state 217,480.

L’UE l’anno scorso , ha concesso protezione a 383 mila richiedenti.

NUMERI IMMIGRAZIONE – 5 milioni , stranieri in Italia

Nonostante l’aumento dei flussi, il numero degli stranieri residenti in Italia è stabile – 5 milioni. Nel 2022 i nuovi permessi di soggiorno rilasciati sono stati 449 mila – quindi quasi raddoppiati rispetto al 2021, anche a causa della guerra in Ucraina. Un altro dato da evidenziare viene rappresentato dal numero dei permessi per la protezione che è incrementato tanto, passando da 54000 nel 2021 alle 77200 nel 2022. Grazie al decreto legge Cutro , le vie di accesso riguardanti le domande di protezione, sono state ristrette.

Le domande di protezione – 8,7% del totale UE

Per quanto riguarda le domande di protezione, il loro numero è in aumento, passando da 54.000 nel 2021 a 77.200 nel 2022. Le difficoltà che si sono presentate durante l’attuazione delle procedure, presso le autorità competenti hanno raggiunto i massimi livelli. Questo dato, appena evidenziato, diventa ancora più importante se si tiene in considerazione anche il decreto Cutro, che avvia i nuovi centri per le procedure accelerate alla frontiera, riservati solo ai migranti che provengono da paesi “sicuri”.

Immigrazione: punti deboli nell’accoglienza – le difficoltà nella programmazione dell’accoglienza

Un dato che sottolinea le difficoltà nella programmazione dell’accoglienza viene rappresentato dal fatto che , alla fine del 2022 , 72000 mila migranti sono stati inseriti nei Cas, pensati solo come strutture “straordinarie” e non come la routine dell’accoglienza. Durante il quadriennio 2018-2021 , il sistema è stato ridimensionato del 40% , e nonostante questo, il 20% dei posti è rimasto libero. Dal 2022 i Cas presentano una situazione diversa, a seguito della ripresa degli arrivi, la conseguenza dei 20.000 minori non accompagnati, nel 2022.

Il decreto Cutro , ha tolto i servizi nei Cas e nei centri di prima accoglienza, riducendo di fatto a dei “contenitori” i posti, pieni di richiedenti di asilo in attesa.

Immigrazione: punti deboli nell’accoglienza – Decreto flussi? Regolarizzazione – l’evidenziatore del lavoro a nero

Attraverso il click day , il 02 dicembre 2023, le quote degli ingressi dei lavoratori stranieri è aumentata. Nonostante questo, per il centro di ricerca Idos, il click day finirà col avere gli stessi risultati: evidenziare i lavoratori in nero già presenti. A causa della procedura poco realistica, e complicata delle autorità che devono selezionare i lavoratori dai rifugiati da respingere. Questi due problemi attualmente invece di unirli e risolverli, si sono divisi rendendo ancor più difficile , la ricerca della soluzione

Immigrazione: punti deboli nell’accoglienza – l’isolamento per tipo di lavoro svolto, cittadinanza e genere

Come già presentato in un articolo precedente (lo potete leggere qui), gli stranieri in Italia rappresentano una percentuale consistente, della forza lavora. Il 10% quasi, sul totale degli occupati e il 16% sul totale dei disoccupati rappresentano le percentuali degli stranieri. Il 34% delle lavoratrici è impegnata nei lavori domestici, il 42% degli uomini nell’industria e nelle costruzioni. Il dossier presenta la conclusione , in cui si evidenzia il fatto che gli stranieri svolgono per lo più lavoro manuale di bassa qualifica e quindi di conseguenza prendono anche dei stipendi inferiori alla media.

Gli stranieri extra UE , percepiscono il 31,2% in meno della media della stessa categoria. Nonostante questi dati, il contributo all’economia italiana , è tuttora positivo. La differenza tra le spese e le entrate proveniente dall’immigrazione nel 2021 è stato +1 miliardo paragonato all’anno della pandemia. Le imprese gestiti dai migranti sono in aumento del 41,5%, nel periodo che va dal 2011 al 2021, mentre le imprese con a capo una italiani, sono in calo del 4,1%.

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